Tutti bravi tranne Uno

 30.3..2004  N°14 

 
     
 
La Gazzetta del fantacalcio    
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Risultati 8° Giornata


Salve a tutti!
Prima giornata di ritorno e tempo di bilanci..vediamo un po' di dare oltre ad un breve commento anche un po' di considerazioni sul rendimento, le prospettive e la situazione delle squadre.

E' fuga a due per il primato nella nostra fantalega.
Continua la corsa sfrenata del GigiTown alla quale degnamente risponde il SamPau con un'altra importante vittoria.
Entrambe le squadre annullano con facilità i loro avversari e si proiettano con un notevole margine di vantaggio verso l'ambita vetta della classifica.

GigiTown trascinato da uno splendido Baggio e uno costante Chevanton ha la meglio sull'esperta compagine del RenPeppe.
GigiTown che dimostra di essersi rapidamente ripreso dal pesante scivolone con Fabrizio e al termine di una equilibrata partita trova una netta vittoria anche grazie all'apporto dei suoi centrocampisti che finalmente cominciano a segnare.
Buona la media punti della squadra che giustifica il primato in classifica della squadra del patron Zio Gennaro, curiosi ed invece difficilmente interpretabili i dati dei goal fatti:
la squadra segna meno rispetto alle dirette avversarie , ma leggermente di più delle altre squadre, subendo invece molte più reti.
Ciò lascerebbe pensare ad una squadra non in salute, bersagliata dalla sorte, ma che stupisce su come possa trovarsi prima in classifica.
Indubbiamente un bravo all'allenatore Gigi che pur con questi dati è riuscito a mantenere il primato in classifica.
Ancora una volta sfortunatissimo il RenPeppe.
La squadra continua a dimostrare un buon gioco ed ad andare in goal a turno con tutti i reparti e i giocatori, ma non riesce a portare a casa punti preziosi, visto che incontra sempre le squadre più in forma della giornata.
Lo spogliatoio e l'ambiente sono demoralizzati, i due tecnici non sanno più cosa fare e rassegnati continuano a sperare che la stella della jella, che ormai da troppo tempo brilla al fianco del team, abbandoni presto questi cieli per andare finalmente ad insidiare qualche avversario.

Ma in tema di jella va precisato con onestà che questa volta non è il RenPeppe la squadra più sfortunata della lega...al meno fin ora....
Il Fabrizio continua, infatti, a farsi segnalare (come nello scorso campionato) per una media punteggio veramente altissima, miglior attacco del campionato insieme al SamPau e seconda miglior difesa.
Risulta incredibile come Fabrizio possa trovarsi così attardato in classifica alle spalle di squadre scaltre come il GiuVal che senza dubbio sono state maggiormente spinte dalla buona sorte.
Non ci sono parole, indubbiamente fin qui il rendimento della squadra non è stato premiato dalla giusta posizione di classifica.
Così questa domenica con la sconfitta contro l'ottimo SamPau comincia a concretizzarsi un duro distacco per Fabrizio dalla vetta.
Non basta infatti un buon Cassano e un discreto Fiore per avere la meglio sulla compagine di Oghma che stupisce ancora grazie ad uno scatenato Gilardino e ad un fortunato Pirlo.

Stesso discorso di Fabrizio ma miglior posizione in classifica per il SamPau che ha una media punti leggermente più bassa di questo, ma identiche statistiche in senso di goals fatti e subiti.
Squadra che indubbiamente sorride finalmente e dopo anni di campionati incerti forse è riuscita a trovare la giusta continuità di risultati.
Il team vince,convince e sembra l'unico candidato a poter superare lo straordinario GigiTown.
Attenzione però a mantenere questo stato di forma e questa mentalità vincente, perchè il campionato è ancora lungo e già domenica la squadra è attesa dal "derby del sorriso"...gara da sempre imprevedibile!

Indubbiamente sorprende, invece, la posizione di classifica del GiuVal, che inspiegabilmente si trova avanti a formazioni di gran lunga più meritevoli.
Fatto sta che il 3° posto sicuramente premia il GiuVal più di quanto meriterebbe per quanto fatto fin ora vedere.
La squadra campione in carica (come però nello scorso campionato) ha faticato molto nella prima parte del torneo riuscendo sempre però a trovare il colpo di coda per mantenersi attaccata alla vetta della classifica.
Tattica?
Preparazione studiata?
Fatto sta che vanno fatti i complimenti ai due allenatori per aver ottenuto sicuramente risultati superiori a quanto sperabile e se la squadra dovesse ripetere il percorso della scorsa competizione disputando lo stesso girone di ritorno, non vi sono dubbi sul fatto che il team sia fra i maggiori pretendenti al titolo.
Bravi dunque l'allenatore e il presidente che con abili mosse, polemiche e un massiccio quanto costante aiuto da parte della buona sorte hanno dato vita ad una squadra scaltra capace di vincere sempre con il minimo sforzo o con risultati minimi scippati spesso all'ultimo secondo.
Clima sereno dunque per la squadra che continua strenuamente la difesa del titolo...unico problema allo studio della dirigenza è il come condonare il "mega-santuario della buona sorte" (con Giga-Totem annesso!!!) che la società ha costruito abusivamente!
...si dice inoltre che strani rituali si compiano notte tempo...mah!?!
Detto ciò, facile la vittoria di questa domenica su una LuiGia allo sbando.


Sorride il super tapiro di GennaMario che trova un'altra importante vittoria e si leva dalla zona salvezza.
In realtà la squadra sembra essere in gran forma, ma sembra mancare dell'apporto dei suoi allenatori...talvolta un po' svogliati nello schierare la squadra.
Così anche questa domenica il team non si salva certo grazie al lavoro dei due selezionatori, ma solo grazie all'apporto dello stellone protettivo della squadra che permette ai due panchinari di lusso di entrare in campo e di portare nel punteggio ben 3 reti con un invidiabile +11 (pecchia7+3 e flachi 7+6) che da la vittoria ai Gennarotti.
Si aggiudica così ampiamente il GennaMario lo scontro salvezza con la LuiGia e allunga a +5 il distacco dall'onta del TranneUno.

Malissimo LorGia che perde meritatamente questo scontro e sembra sempre più allo sbando.
Troppo superiore il GiuVal che non lascia scampo alle Valkyrie.
Poco da dire per incoraggiare il team che sembra troppo rassegnato all'ultimo posto.
Si attende a breve qualche dichiarazione della dirigenza che possa sollevare il morale e dare nuova speranza ai giocatori..infondo la LuiGia non è poi così lontana.

LuiGia in caduta libera che fin ora evita l'ultimo posto più che per meriti propri per demerito degli avversari.
La squadra e squassata dai continui errori degli allenatori e dall'assurda campagna acquisti che senza logica continua a fare il Presidente.
Poco da dire sul team...disastroso il rendimento e anche in coppa la squadra non brilla, che ne sarà di loro???
Certo non un buon esordio nella nostra lega...che comunque è risaputamente è fra le più difficili.
 

 

Il Golazzo del Selicao

 

Rovesciate! no, no… non è un’esortazione sgradevole ma una lieta annotazione primaverile.

Sbocciano fiori, anzi Fiore e golazzi di prima scelta, che per poco (giusto la durata di un’intera partita) ci regalano il Calcio, quel bellissimo gioco che ci tolgono dal lunedì al sabato; e ormai di abitudine, anche la domenica in campo.

Invece i giocatori in campo ce la mettono tutta per regalarci emozioni, come quelle donateci da Sky, con “Diretta Gol” formato “Tutto il calcio minuto per minuto” come l’editoriale di Cito, “A prima vista”, a pagina 14 de “La Gazzetta dello Sport” recita: ammonendo fra l’altro un’ormai sconclusionato “Quelli che il calcio”. Dispiace ma è la verità, la bravura della Ventura non basta.

Parliamo di Calcio, quello con la “C” maiuscola, quella che il Divin Codino và professando e manifestando ormai da 15 anni. Suo senza dubbio il goal più bello e non come l’altra volta che uno (dei due) vale l’altro: il più bello è il secondo, voluto, cercato e trovato con un cucchiaio alla… Totti… come se lui, Roberto Baggio, non avesse già mostrato in passato Anche questo numero. Ieri Gigione SuperBuffon diceva: “Come tocca la palla lui, non la tocca nessuno” e ha ragione! Il secondo goal parte con un dribbling dalla fascia sinistra in orizzontale, tagliando in due il campo, portando palla e scambiandola con un qualcUgo qualunque dei giocatori del Brescia (scusate ma sto parlando di Baggio e non mi va di mettergli accanto un altro nome, con tutto il rispetto), testa alta, pallonetto e non cucchiaio, troppo volgare per un giocatore che tratta la palla come un nobile, che beffa irrimediabilmente il portiere dell’Ancona. E via così…

Che dicevamo? Rovesciate, fiori che sbocciano, quindi il secondo bellissimo è quello di Fiore: goal in rovesciata, fantastica! Una sforbiciata difficile e di grande effetto, non per la traiettoria della palla ma per il bel vedere.

Rovesciata è anche quella di Flachi, terzo in classifica, perché non perda l’abitudine di farle, perché confermi il talento che ha, perché non ci siamo dimenticati di lui, dopo la sua lunga assenza.

Poi ci sono le mezzerovesciate, come quelle di Fabio Pecchia, che apre, facendo capire a tutto il “Popolo Giallorosso!” che giornataccia passeranno… è realizzata praticamente da terra; “l’avvocato” in forza al Bologna, fa sempre goal belli.

Quarto posto per il magnifico goal di Barone, centrocampista del Parma, che di prima intenzione, di esterno destro, disegna una parabola che si va ad insaccare all’incrocio lontano alla sinistra del portiere. Azione magistrale del Parma, che fa pervenire la palla all’angolo destro dell’area empolese, ove arriva in corsa il centrocampista parmense, scuola Parma, ex Chievo.

Il quinto? ex-equo Mauri-Perrotta. Il giovane centrocampista bresciano conclude in modo tecnicamente perfetto, da scuola calcio: stop di petto, palla a terra, botta a colpo sicuro. Un po’ come il suo maestro, il Divino, gli ha fatto vedere poc’ansi, nel primo goal realizzato dal Brescia. Perrotta, invece, entra in area milanista, controllando un pallone non facilissimo, contemporaneamente saltando Maldini (Maldini!) e insaccando Dida sul suo palo.

Poi? I goal premiati devono essere 5 ma ne premierei altri, tutti molto belli in questa domenica, come belle le rovesciate che non sono finite in rete: Di Natale, in sforbiciata, come in sforbiciata anche Di Vaio e Di Michele… altro fattor comune, di facile annotazione, i cognomi che iniaizno per “Di”… spero di non averne dimenticata qualcuna.

Mi piacerebbe premiare anche le migliori tre parate della domenica: Turci, Marchigiani, ex-equo Dida-Buffon.

La prima urla al miracolo, la seconda è del portiere più in forma del campionato (che ha parato quattro rigori consecutivamente, nelle ultime quattro giornate, esclusa questa). Per Dida e Buffon è prassi…

Detto questo, premierei anche il recupero di Birindelli, mi manca solo il miglior lancio ma godiamoci il golazzo dalla lunga distanza di Andrea Pirlo e il cross di Meghni per la testa di Tare e siamo tutti contenti.

Alla prossima.

Firmato Brando

 


 

La Disciplinare

 

Egregi,
nuovamente si è reso necessario l'intervento della Commissione per dipanare le matasse intricate del nostro amato Campionato.
Ebbene come sempre speriamo di essere arbitri imparziali.
Il Presidente della C.D.
 

 

Comunichiamo a tutte le Società che al momento la C.D. si sta occupando dei seguenti casi:

- Richiamo al GennaMario, nella persona del Sig. Mario;

- Accertamento sull'eventuale appropriazione indebita da parte dell'allenatore del SamPau del titolo di adepto profeta.

Cordiali Saluti,
Garfield

 

Decisione caso Luigia

 

La Commissione Disciplinare, dall'alto della sua infinita saggezza, dopo aver attentamente vagliato le prove a sua disposizione e dopo ore e ore di camera di consiglio tenutasi presso il ristorante "Lo Zozzone" ha decretato quanto segue:

"La Luigia è da ritenersi NON COLPEVOLE per il presunto reato di volgarità, difatti nel loro post non hanno usato parole che si potessero ritenere lesive della dignità del GiuVal. Nonostante questo, riteniamo che la stessa società, nella presona di Gianluca Selicato, debba delle scuse al GiuVal in quanto la società dei campioni in carica è stata ingiustamente attaccata."

Questo è quanto, per le altre cause vi preghiamo di concederci altro tempo.

Un saluto,
Paul

 

Comunicato

 



Visto che non si è andati in stampa con regolarità, la direzione si vede costretta ad abolire la competizione del Gollonzo, sia nella versione normale che in quella a squadre.

 
 
 

 
   

 

Il Divin Codino

202 volte Roberto Baggio

 

Una leggenda racconta che l’allora allenatore della Fiorentina “mo’ sviene” Ericksson propose all’allora allenatore della Roma, Nils Liedholm, lo scambio Gerolin-Roberto Baggio e che il barone di tutta risposta non accettò. Sfiorò dunque la Roma ma vestì, eccome, la maglia viola.

La carriera di Roberto Baggio non l’ha visto protagonista solo con la maglia della Fiorentina ma è cominciata col Vicenza, che ha visto i suoi natali in quel di Caldogno il 2/18/67, e, proseguita all’ombra di S.Croce e Ponte Vecchio, vive alla Juventus anni da protagonista a livello mondiale, per poi passare al Milan, dopo al Bologna, quindi Inter e infine Brescia.

Nel Vicenza subisce un infortunio al ginocchio, cosa che alcuni hanno visto come una sfortuna nella fortuna, un po’ come capitò ad un altro fuoriclasse del calcio mondiale, Diego Armando Maradona. Il Pibe de Oro fu steso da un intervento da tergo, che gli infortunò seriamente la caviglia, mettendo seriamente a repentaglio la carriera. Molti in realtà attribuiscono i magici tiri ad effetto di Maradona proprio a quell’infortunio…

Sarà ma si dice che la classe non è acqua, proprio perché non è semplice come essa e non si può spiegare in maniera così superficiale… forse non si può spiegare e basta.

La stella di Roby Baggio comincia a brillare nella Fiorentina, regalandoci perle di classe pura, come il goal realizzato a Napoli, in cui, partendo da centrocampo, salta come birilli in dribbling sei giocatori, prima di mettere a terra il compianto Giuliani e depositare tranquillo la palla in rete; un goal alla Maradona appunto. La sua stella brilla così luminosa che l’Avvocato Agnelli decide che è in uso regalare ad una signora, il più prezioso dei gioielli.

Un po’ per la disperazione di avere come compagno di squadra un giocatore di nome “prende sempre 4” Mario Lacatus (e ci sarà un motivo…) e un po’ per la cascata di miliardi che la Juventus versò nelle casse della Fiorentina (si parla dell’ordine della ventina), Roberto Baggio nella stagione 1990/1991 passa alla corte di Maifredi, insieme ad altri elementi più o meno noti. Il passaggio del fantasista di Firenze, manda in subbuglio l’intero capoluogo toscano, tanto da temere un’agitazione civile. Sono gli antefatti di Italia ’90, è la notizia-bomba che precede un mondiale che vedrà protagonista il Nostro insieme al bomber siciliano Schillaci.

Con la maglia della Juventus quell’anno Roberto Baggio raccoglie 33 presenze e 14 goals, altalenando prestazioni magiche, a mezze figure… si parlava di lui come di un fuoriclasse discontinuo: luce ad intermittenza. Di quella stagione mi ricordo un goal alla Del Piero contro il Parma, liquidato con un secco 5-1, con un incolpevole Taffarel a guardare l’incredibile traiettoria imposta al pallone.

Si comincia ormai a parlare di goal alla Baggio, quando la stagione successiva Roberto mette a segno 18 reti, segnando l’inizio della seconda era Trapattoni, considerata transitoria per il ciclo Lippi.

Il 1992/1993 è la stagione in cui la Juventus di Trapattoni e Roberto Baggio vince la Coppa Uefa, facendo splendere in bacheca un nuovo trofeo, visto che la Signora è a digiuno ormai da quattro anni. La Juventus si impone in finale contro il Borussia Dortmund, nel doppio scontro vissuto a Torino al ritorno (3-0 per noi) e a Dortmund all’andata (3-1 sempre per noi), luogo in cui Roberto Baggio è osannato da tutti i quotidiani del calcio tedesco come “Il Dio del calcio!”. In realtà il grande Vladimiro Caminiti già da tempo ha ribattezzato Roberto Baggio, il Divin Codino; fu premonitore.

L’anno successivo l’Avvocato Agnelli lo ribattezza invece “coniglio bagnato” perché si vuole che Roberto Baggio sia più leader, perché la Juventus ha fame di scudetto: una fame lunga quasi sette anni.

Corre infatti la stagione 1994/1995 quando alla guida della Signora c’è Marcello Lippi, che ne dica lui, il Paul Newman del calcio italiano. L’Italia ha appena perso (e si può proprio dire perso, considerando la lotteria dei rigori) il mondiale proprio con un errore del “Coniglio Bagnato” dal dischetto. In squadra ci sono anche Vialli, Ravanelli, Deschamps, Carrera e Ferrara: uno squadrone. Lui, il Divin Codino, è protagonista insieme ai suoi ma sul finire della stagione, in seno alla Juventus è nata una nuova stella, che col suo bagliore rischia (e ci riesce) di offuscare quella di Roberto Baggio. Finisce il suo tempo alla Juventus, che sembra esser sempre ingrata nei confronti dei suoi giocatori, campioni o brocchi che siano, ma che ha una storia da rispettare e che non va mancata mai di rispetto, comportandosi sempre in modo onesto nei confronti di chi ha vestito la sua gloriosa maglia.

Roberto Baggio lascia la Juventus materialmente ma non la lascia nel cuore dei suoi tifosi, nella sua storia, nella sua bacheca e, più importante, nel cuore della Vecchia Signora.

L’ex Divin Codino ha il tempo, l’anno successivo, di vincere il secondo scudetto consecutivo col Milan, imponendo così la sua legge nel campionato, anche se proprio in quell’anno la Vecchia Signora siede sul trono d’Europa.

La stagione successiva 1996/1997, Baggio viene inghiottito dalla proverbiale panchina lunga del Milan, fino a temerne non il ritiro ma l’abbandono del nostro campionato a favore di quello nipponico, da sempre grande estimatore del Nostro; come biasimarli.

Lui che da tempo è buddista, sceglie invece Bologna e lo stadio felsineo, per tornare a far splendere la sua stella. Alla guida dei rossoblu quell’anno c’è Mazzone, un santone del calcio italiano, che succede ad un sofferente Ulivieri.

Roberto Baggio si presenta al via con un nuovo look: ex Divin Codino anche di fatto, testa rasata con taglio militare. Celebre quell’anno il suo modo d’esultare al goal, portandosi le mani alle orecchie, precursore di una moda seguita poi da altri calciatori. Lui, il Dio del Calcio, ha voglia di sentire i suoi spettatori. Quell’anno Roberto Baggio mette a segno addirittura 22 goals, facendo invocare la sua presenza per i mondiali di Francia 98… lasciamo perdere il risultato e Del Piero per cortesia.

Si innamora di lui l’Inter, che con Marcello Lippi (???) in panchina, regala la coppia d’attacco Baggio-Ronaldo ai poveri tifosi interisti… che neanche con loro… vabbè.

Nasce in quelle due stagioni in cui vive a Milano, sponda interista, il disaccordo con Lippi, tale da fare scalpore nel suo libro, in cui parla del suo allenatore senza peli sulla lingua. D’altra parte 42 presenze e “solo” 9 goals in due anni, la dicono lunga: a Milano Baggio non deve giocare.

Col nuovo millennio, stagione 1999/2000, Roberto Baggio passa nelle file del Brescia, squadra a cui è legato tuttora, squadra a cui ha regalato 32 goals in tre anni, con cui ha digerito un recupero record all’ennesimo infortunio al ginocchio, e con cui ne ha fatti già 7 quest’anno, arrivando a toccare la mitica quota 200 goals nel campionato italiano; entra così nella leggenda.

In che modo segna Roberto Baggio: in tutti i modi! Lui, il Dio del Calcio, decide quando e come segnare. Anche di testa, a dispetto del suo metro e 74 centimetri come contro il Milan. Lui stoppa alla Zidane, finta alla Ronaldo, lancia alla Maradona, tira alla Del Piero… può, se vuole, fare tutto. Lui è Roberto Baggio, uno che da solo vale il prezzo del biglietto.

Si invoca a Roberto Baggio per la partecipazione ai prossimi europei, come lo si è invocato per la partecipazione ai Mondiali di Corea e Giappone. Ma la sua storia con la nazionale è finita in Francia… no! In realtà gli regaleranno l’amichevole con la Spagna ad aprile.

Che il Dio del Calcio perdoni questi profani!

Firmato Brando

 

Risultati

 
GigiTown  -  Ren&Pep   3 - 2
LuiGia - Gen&Mario   0 - 4
SamPaul - Fabrizio   2 - 1
LorGia - Giu&Val   1 - 3
 

L'uomo della settimana

 

 

Gilardino 8+6

A parimerito con Baggio ma preferito a quest'ultimo poichè grazie alla sua performance il SamPau si aggiudica il difficile scontro con il Fabrizio staccandosi dagli inseguitori e proponendosi come il solo vero antagonista allo strapotere del GigiTown.
Non avrà le doti del "codino" ma di sicuro ha molto talento e tantissimo tempo per migliorare le sue abilità già indiscusse e indiscutibili.
 

 

Il Pippero

 

 

Montella 5

Un' ombra, uno zombi che cammina per il campo, veramente irritante, nella giornata in cui il Gennamario fa registrare un 82,5 è l'unico della squadra che prende un votaccio non ripagando la fiducia dei due allenatori che lo avevano preferito a Flachi.

 

La Classifica

 
Squadre Punti
GigiTown 16
SamPau 15
Giu&Val 12
Fabrizio 11
Ren&Pep 11
Gen&Mario 7
LuiGia 5
LorGia 2

 

 

Coppa Italia

 
V GIORNATA
GiuVal  -  LuiGia      3 - 0
SamPau - Fabrizio   2 - 1
V GIORNATA
RenPeppe  -  Gen&Mario   2 - 3
LorGia - GigiTown   0 - 4

 

Squadre Punti
GiuVal 10
SamPau 6
Fabrizio 5
LuiGia 1
Squadre Punti
RenPeppe 9
Gen&Mario 6
LorGia 4
GigiTown 4

 

Prossimo Turno

 

Campionato

 

Gen&Mario  -  GigiTown     -  
LuiGia - LorGia     -  
Ren&Pep - SamPaul     -  
Giu&Val - Fabrizio     -  
 
 

Coppa Italia

 

Fabrizio  -  LuiGia     -  
SamPau - GiuVal     -  
 
GigiTown  -  Gen&Mario     -  
LorGia - RenPeppe     -